Uno studio svela quanto i cani siano realmente intelligenti: alcune comprendono centinaia di parole e ragionano come bambini.
Se hai un cane, sai perfettamente che spesso basta uno sguardo, un gesto o un tono di voce e lui sa già cosa vuoi dire. Ma questa empatia nasce solo dall’abitudine o è il segno di una vera forma di intelligenza?
Negli ultimi anni, diversi studi hanno cercato di misurare quanto i cani riescano a comprendere del mondo umano, e i risultati sono sorprendenti. Alcuni cani, infatti, hanno dimostrato una capacità cognitiva paragonabile a quella di un bambino di due o tre anni. Riescono a memorizzare parole, associare nomi a oggetti e comprendere il significato di semplici frasi.
Cani, sono intelligenti quanto gli uomini? La verità inaspettata
Tra i casi più celebri c’è quello di Chaser, un border collie americano capace di riconoscere oltre 1.000 nomi di giocattoli diversi. Bastava pronunciarne uno perché lui andasse a prenderlo, senza mai sbagliare. Un altro border collie, Rico, studiato in Germania, era in grado di imparare nuove parole con la stessa rapidità di un bambino piccolo, grazie al cosiddetto “fast-mapping”, ovvero l’associazione veloce tra suoni e oggetti.
Ma questi “Einstein a quattro zampe” sono eccezioni. La maggior parte dei cani, pur essendo intelligenti, non raggiunge livelli così elevati. Lo conferma una ricerca condotta dall’ Università Eötvös Loránd di Budapest, dove solo 1 cane su 34 una femmina di border collie di nome Oliva è riuscita a imparare più di 20 nomi di oggetti in pochi mesi di addestramento.
Secondo la ricercatrice Claudia Fugazza che ha guidato lo studio, “queste abilità straordinarie non sono comuni e sembrano frutto di una combinazione di genetica, ambiente e addestramento”. In altre parole, proprio come accade negli esseri umani, esistono anche tra i cani individui “geniali” e altri più nella media.

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La razza può influenzare l’apprendimento, ma non è tutto. I border collie, ad esempio, sono noti per la loro attenzione ai comandi e la capacità di concentrazione, sviluppata in secoli di selezione come cani da pastore. Tuttavia, anche meticci e altre razze possono mostrare doti notevoli, soprattutto se stimolati fin da cuccioli con giochi, interazione e addestramento positivo.
Altri studiosi, come Monique Udell dell’Università dell’Oregon, invitano però a guardare l’intelligenza canina da un’altra prospettiva: “Un cane può essere geniale nell’imparare parole, un altro nel risolvere problemi per ottenere cibo. L’intelligenza assume forme diverse, proprio come accade negli esseri umani.”
Forse i cani non costruiranno mai astronavi, ma la loro intelligenza si esprime in modo diverso, più legato alle emozioni, alla memoria e alla comprensione sociale. Riconoscono la tristezza, la gioia e persino la paura nei nostri occhi, adattando il proprio comportamento in modo empatico e sorprendente.


