Ottobre 22, 2025

Cani e neonati: arriva la notizia che nessuno si aspettava

Ottobre 22, 2025

Cani e neonati: arriva la notizia che nessuno si aspettava

Al momento la convivenza con un cane appare come un potenziale elemento protettivo significativo ma non ancora completamente delineato.

Una recente indagine condotta dall’Hospital for Sick Children (SickKids) di Toronto ha fornito nuove evidenze sul ruolo benefico della convivenza con un cane fin dai primi mesi di vita per la prevenzione dell’asma nei bambini.

Questo studio, aggiornato con i dati più recenti, conferma che l’esposizione precoce agli allergeni canini può ridurre significativamente il rischio di sviluppare questa patologia respiratoria cronica entro i 5 anni.

La ricerca sul legame tra cani e asma infantile

L’asma rappresenta una delle condizioni respiratorie più comuni e debilitanti durante l’infanzia, influenzata da molteplici fattori genetici e ambientali. I ricercatori di SickKids hanno monitorato oltre mille neonati tra i 3 e i 4 mesi, analizzando campioni di polvere domestica per identificare la presenza di specifici allergeni: Can f1, proteina presente nella pelle e saliva dei cani; Fel d1, analogo proteico dei gatti; e l’endotossina, molecola associata a batteri.

I risultati hanno mostrato che i bambini esposti a livelli elevati di Can f1 hanno avuto una probabilità ridotta del 48% di sviluppare asma entro i primi cinque anni di vita, con un miglioramento misurabile della funzionalità polmonare, valutata tramite volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1). Tale effetto protettivo è risultato particolarmente marcato nei bambini con predisposizione genetica a disturbi respiratori.

Perché la presenza dei gatti non offre la stessa protezione?

Contrariamente a quanto osservato con i cani, l’allergene Fel d1 e l’endotossina non hanno mostrato alcuna influenza positiva sulla prevenzione dell’asma. Gli studiosi ipotizzano che l’esposizione precoce agli allergeni canini possa stimolare il sistema immunitario in modo specifico, forse modificando il microbioma nasale, ovvero la comunità batterica delle vie respiratorie, promuovendo così un equilibrio immunitario più sano.

Cani e neonati: arriva la notizia che nessuno si aspettava

L’effetto positivo della vicinanza di un cane a un neonato, che andrà però approfondito – universocani.it

Jacob McCoy, pediatra e ricercatore di SickKids, sottolinea come questa dinamica non sia ancora pienamente compresa, rendendo necessarie ulteriori ricerche per chiarire i meccanismi immunologici in gioco.

Conferme e avvertimenti dagli esperti

Questo studio si inserisce in un solco già tracciato da precedenti ricerche: un’indagine norvegese di oltre un decennio fa aveva già evidenziato come la convivenza con cani nel primo anno di vita potesse ridurre del 13% il rischio di asma in età scolare, mentre la presenza di animali da fattoria offriva una protezione ancora più significativa, fino al 52%.

Tali dati supportano la cosiddetta ipotesi igienica, secondo cui una minore esposizione a microbi e agenti patogeni nell’infanzia può indebolire il sistema immunitario, mentre la presenza di animali stimola le difese naturali dell’organismo.

Tuttavia, gli esperti invitano alla prudenza. Erol Gaillard, presidente del gruppo di lavoro dell’European Respiratory Society su asma e allergie pediatriche e docente presso l’Università di Leicester, ricorda che l’asma rimane una delle principali cause di ricovero ospedaliero tra i bambini e che, nonostante i trattamenti efficaci, è fondamentale approfondire la comprensione dei fattori che ne favoriscono l’insorgenza.

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