Ottobre 26, 2025

Cane lasciato morire di stenti: legato ad una catena, senza cibo e acqua. La storia che ha scosso il mondo

Ottobre 26, 2025

Cane lasciato morire di stenti: legato ad una catena, senza cibo e acqua. La storia che ha scosso il mondo

Un cane lasciato morire di fame e sete: denunciati i proprietari. Una tragedia che riporta al centro l’urgenza di tutelare gli animali.

Una storia di dolore e crudeltà, che ha scosso non solo l’Italia ma anche l’opinione pubblica internazionale. Un cane, un pitbull adulto, è stato ritrovato morto di fame e di sete all’interno di un recinto abbandonato. Nessun cibo, nessuna ciotola d’acqua, solo silenzio e sofferenza.
Il ritrovamento è avvenuto a Cupramontana, nelle Marche, ma la vicenda coinvolge anche una giovane donna di Villa Guardia, in provincia di Como, e il suo compagno.

Entrambi sono stati denunciati per maltrattamento e uccisione di animali. La loro colpa: aver lasciato morire di stenti il loro cane, in una delle storie più terribili di abbandono degli ultimi anni.

Una scoperta che ha gelato il cuore dei soccorritori

Il 17 ottobre scorso, i carabinieri di Cupramontana sono intervenuti dopo una segnalazione di alcuni residenti che avevano notato movimenti sospetti vicino a una casa disabitata. Quando gli agenti sono entrati nel cortile, si sono trovati davanti a una scena che difficilmente si potrà dimenticare: il corpo senza vita di un pitbull, ridotto a pelle e ossa, chiuso in un recinto.

Non c’erano tracce di cibo né contenitori d’acqua. Nessun segno di cura, nessuna possibilità di salvezza. Secondo le prime analisi, l’animale era morto da diversi giorni, probabilmente dopo settimane di lenta agonia. Il microchip ha permesso di risalire ai proprietari: una 29enne di Villa Guardia e il suo compagno di 34 anni originario della zona. Entrambi avevano vissuto in quella casa per un periodo, salvo poi abbandonarla – e con essa, il loro cane.

cane lasciato morire di stenti

Una scoperta che ha gelato il cuore dei soccorritori – universo-cani.it

Le indagini hanno confermato quanto già appariva evidente: il cane era stato deliberatamente abbandonato, senza alcun tentativo di affidarlo a un canile o di lasciargli almeno una possibilità di sopravvivenza. Una scelta di estrema crudeltà e indifferenza, che ha portato i due giovani a una denuncia per uccisione e maltrattamento di animali in concorso.

La storia ha subito fatto il giro dei social, suscitando indignazione e rabbia. In molti chiedono pene più severe per chi commette questi atti di violenza. Le associazioni animaliste hanno parlato di un “crimine contro la vita”, ricordando che simili episodi, purtroppo, non sono casi isolati.

Il caso del pitbull di Villa Guardia non è solo una notizia di cronaca, ma un campanello d’allarme. Ogni anno in Italia vengono denunciati centinaia di episodi di abbandono e maltrattamento, spesso con conseguenze fatali per gli animali coinvolti. Chi possiede un animale ha una responsabilità legale e morale: prendersene cura, garantirgli dignità, nutrimento e affetto. L’abbandono non è mai una soluzione, ma un atto di violenza silenziosa che può trasformarsi in tragedia.

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