Contrariamente a quanto alcuni possano pensare, parlare al proprio cane non è affatto un gesto bizzarro ma una delle manifestazioni più autentiche del legame fortissimo che si può creare tra proproetrio e animale domestico.
Lo facciamo senza pensarci: un “Ciao!” al risveglio, un “Bravo!”, dopo una passeggiata o anche una chiacchera serale mentre il nostro cane ci guarda con amore negli occhi. Ma cosa si cela dietro questa abitudine apparentemente semplice, quasi scontata nella vita di molti? Secondo la psicologia, molto più di quanto pensiamo.
Una connessione emotiva profonda
Gli psicologi spiegano che rivolgersi al proprio cane con parole e gesti affettuosi è segno di intelligenza emotiva molto alta. Non si tratta di un comportamento infantile, ma di un meccanismo di empatia e comunicazione positiva.

Il segnale di un legame profondo e indissolubile – universocani.it
Diversi studi (tra cui una ricerca pubblicata su Anthrozoös) ha dimostrato che parlare con il proprio cane favorisce la produzione di ossitocina, l’ormone del benessere e dell’attaccamento, lo stesso che regola il legame tra madre e figlio. In altre parole, il parlare con il cane rafforza un legame affettivo antico quanto la storia dell’uomo.
I benefici psicologici per l’uomo
Conversare con il proprio animale domestico aiuta a ridurre lo stress, stimola la serenità e persino la fiducia in se stessi. “Il cane ascolta senza giudicare, senza interrompere, e offre una forma di accoglienza emotiva unica”, spiegano le psicologhe Jen Golbeck e Stacey Colino.
Molte persone, infatti, si sentono più libere a confessare le proprie emozioni ai propri cani che alle persone, perfino quelle più care. La presenza silenziosa e incondizionata dei nostri amici pelosi diventa un rifugio emotivo, un modo per dare voce ai pensieri più intimi senza timore di giudizi.
Non conta cosa diciamo loro, ma come lo diciamo. Il cosiddetto “dog-directed speech” (un tono dolce e melodico, simile a quello usato con i bambini) cattura la reazione del cane e ne stimola la reazione emotiva.
La ricerca
Uno studio pubblicato su Animal Cognition ha rivelato che i cani reagiscono con maggior entusiamo quando percepiscono un tono affettuoso. Non è una mera abitudine, ma un linguaggio del cuore: ogni parola diventa una carezza sonora che rende ancor più forte il legame tra cane e padrone.
Ma non siamo gli unici a comunicare. Ricerche effettuate da NeuroImage hanno dimostrato che il cervello dei cani si attiva maggiormente quando sente la voce del proprio padrone rispetto a quella di uno sconosciuto. Per loro, la voce è un richiamo d’amore, un segnale di sicurezza e fiducia. È una forma di comunicazione reciproca, in cui emozione e linguaggio si fondono.


